domenica, Aprile 28, 2024

Dogsup.it

Con il Cane sulla tavola!

Dogsup.it

La pagaia nel dogsup: che cos’è e come si usa?

La pagaia è il sistema di propulsione dello stand up paddle. E’ l’attrezzo che permette con una adeguato gesto tecnico di trasferire la nostra forza all’acqua permettendoci di avanzare, accelerare, girare e fermarci.

La tavola da sola non va avanti. Senza pagaia non ci muoviamo. Nonostante questo quando si valuta l’acquisto del primo SUP la scelta della pagaia è lasciata come ultima componente dell’attrezzatura da portare a casa con quello che rimane del budget a disposizione. Ci si rende conto della sua importanza solo quando si ha la possibilità di provare in acqua l’effettiva resa delle diverse pagaie in commercio: una pagaia di qualità assicura maggiore efficienza, minore dispersione di energia, minor fatica e in ultima analisi regala maggiori soddisfazioni a prescindere dal livello tecnico a cui ci troviamo. 

Le pagaie vengono costruite in plastica, alluminio, fibra di vetro, fibra di carbonio, legno o un mix di questi materiali. Praticando il DogSup oltre al vostro peso dovrete mettere in preventivo la zavorra supplementare rappresentata dal peso del vostro cane, motivo per evitare fin dall’inizio le pagaie ultra economiche in alluminio in favore di una pagaia di qualità superiore in fibra di vetro o mix vetro/carbonio. La pagaia in carbonio allo stato attuale rappresenta il massimo della leggerezza unita al massimo delle prestazioni. Una pagaia in alluminio pesa circa 1kg e se si riempie d’acqua affonda, una pagaia in carbonio meno di 500g. La differenza è tanta o poca? Considerate che con una frequenza di 45 pagaiate al minuto ripetete lo stesso movimento  2.700 (d u e m i l a s e t t e c e n t o) volte all’ora!

Gli elementi costitutivi della pagaia sono

  • pala (blade)
  • manico (shaft)
  • impugnatura (handle)

La pala ha una spalla innestata sul collo del manico con un angolo (kickblade) di 9-13°.

Al contrario di quanto viene da fare istintivamente la pagaia va orientata con l’inclinazione in avanti per ottimizzare la presa della pagaia nell’acqua e per far lavorare correttamente le sue concavità. La pala ha una superficie di circa 500cm2, il suo bordo laterale si chiama “edge”, la parte inferiore che entra per prima in acqua prende il nome di “tip”. Anche per la superficie della pala della pagaia sono usate le unità di misura anglosassoni: 82, 86, 88 pollici quadrati sono misure molto diffuse. La forma della pala varia in base all’utilizzo per cui è pensata: la pala allround ha la tipica forma a goccia con bordi arrotondati, la pala race è stretta e allungata, con angoli più netti. 

Il manico è un fusto cavo a sezione circolare con diametro di 28-29mm. Esistono fusti di diametro inferiore da 26mm (RDS – reduced diameter shaft) e fusti a sezione ovale. Il diametro di alcuni fusti si rastrema verso l’alto avvicinandosi all’impugnatura. Il manico può essere più o meno flessibile e la maggior parte delle pagaie in commercia vengono vendute con quello che viene considerato il bilanciamento ottimale tra rigidità e flessione. Alcuni marchi permettono la scelta di pagaie con un flex personalizzato.

L’impugnatura si presenta con una ergonomica forma a T inserita sulla punta del manico.

Le pagaie più diffuse sono in due pezzi con altezza regolabile. Questo permette l’utilizzo da parte di persone diverse e la ricerca dell’altezza più adatta a ciascuno. Un apposito blocco a leva sul manico permette di gestire a lunghezza del manico senza l’uso di attrezzi.

Chi ha particolari esigenze di riduzione degli ingombri potrà scegliere una pagaia in tre pezzi, con la pala separabile dal manico. Va notato che ogni innesto è una potenziale fonte di micromovimenti tra le parti e dispersione di energia oltre che un incremento di peso, infatti le pagaie più utilizzate da chi pratica con assiduità il paddleboarding hanno il manico in un unico pezzo non regolabile.

La lunghezza della pagaia dipende dalla statura del paddler e dalla discliplina praticata. Per il cruising con tavole allround sarà pari all’altezza del paddler più 15-20cm. La lunghezza precisa sarà poi affinata in base alla corporatura, alla preparazione tecnica e fisica del paddler, al tipo di tavola etc. Se manca un riferimento metrico sul manico della pagaia potete portarla con l’impugnatura all’altezza del polso tenendo il braccio steso verso l’alto, poi provando a pagaiare potrete fare piccoli aggiustamenti. Un istruttore attento oltre a darvi una base tecnica corretta, osservando i vostri movimenti vi indicherà l’altezza idonea da utilizzare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *